UNA PROPOSTA CHE NON PUOI RIFIUTARE - Modena e Parma

pitigrilli373@gmail.com
Vi è piaciuta la Collezione "Aquile e Gigli"? Spero di sì.
Importa però il giusto quanto una collezione sia bella, affascinante e suggestiva. Ciò che rileva è quel che ancora le manca, perché una collezione vive di caselle vuote, ancora da riempire.
E, sì, d'accordo, una casella vuota ci sarà sempre, per quante se ne possano aver già riempite, perché sempre esisterà un pezzo - ancora uno - che se aggiunto alla collezione le permettera di scalare ancora un gradino, di evolversi, di raffinari, perché il cosiddetto "ultimo pezzo" - quello che dovrebbe complerare la collezione - è puramente immaginifico, e, semmai esistesse, ne segnerebbe la morte.
Però - diciamolo con franchezza - ci sono vuoti e vuoti: alcuni sono più fastidiosi di altri, di sicuro meno sopportabili, si avvertono maggiormente, con fitte di dolore più intense.
Ad "Aquile e Gigli" mancano alcuni pezzi che, ovunque si trovino, si trovano senz'altro nel posto sbagliato, giacché la loro libertà consiste tutta e solo nello stare da qualche parte tra le pagine di "Aquile e Gigli".
Queste sono le mie offerte per riportarli a casa, nell'unico luogo - l'unico album, l'unica collezione - dove abbia senso che stiano.

pitigrilli373@gmail.com
Did you appreciate "Aquile e Gigli"? I hope it.
Anyway it doesn't matter the degree of beautifulness and peculiarity related to the pieces already into the collection; the missing pieces are most relevant.
Of course a collector always will faces a empty box in his album, because isn't exist a "ultimate piece" to conclude the collection, because if it existed, then the collection would be die.
At the same time - frankly speaking and to be honest - not all empties are equal: same empty is more easy to bear, for other one is difficult, and there are someone for which to endure the pain is impossible.
To relieve my suffering I'm avaiable to going to make some proposals impossibile to refuse, and from other hand you will have to recognize that is only a poetic justice to put these pieces in their natural environment, reunite them with "Aquile e Gigli".
€ 450

€ 2.600

€ 450

€ 380

€ 2.600

€ 2.600

Prezzo da concordare
(Price to be negotiated)

€ 2.800

€ 1.800

€450

€ 800

€ 700

€ 600
€ 600
€ 500

€ 500

€ 1.700

€ 1.400

€ 1.200
€ 1.900

€ 1.400

€ 5.000

€ 1.600
€ 900
€ 900
€ 700
€ 700

In alcuni casi però le caselle vuote che ci sono in una collezione non si conoscono affatto. Se non sai che un pezzo esiste, non puoi ovviamente riservargli una casella nella tua collezione. Alcuni mesi fa mi sono imbattuto di nuovo in un apparentemente semplicissimo francobollo da 2 crazie di quella che chiamano "seconda emissione". Ho aggiunto "di nuovo" perché il pezzo era già passato sotto i miei occhi alcune volte. L'ultima volta in cui ho avuto l'occasione di osservarlo, l'ho visto con occhi nuovi, alla luce dei risultati degli studi sui francobolli toscani, che porto avanti da quasi dieci anni e d'improvviso è diventato un "must to have", un pezzo che non può stare altrove. D'improvviso si è creato un posto nella mia collezione. Si tratta di un pezzo estremamente interessante per me, per i miei studi, per le ricerche che porto avanti in ambito di Toscana, uno di quei pezzi che fanno davvero la differenza, che permettono di progredire nella comprensione del fenomeno "francobolli di Toscana", che mi fornisce informazioni estremamente importanti al riguardo, di quei pezzi al momento unici, per cui, una volta visti e compresi, la conoscenza nell'ambito fa un passo avanti e non si torna indietro. Nuova conoscenza è stata creata, un piccolo pezzetto certo, ma significativo che permette di fare affermazioni che prima di conoscere l'esistenza di quel pezzo non si potevano fare. Ma le prime volte in cui avevo incontrato questo pezzo, non avevo il bagaglio di conoscenze necessarie per apprezzarlo, per comprenderne l’importanza, i tempi non erano maturi. Un francobollo da 2 crazie su filigrana del Secondo Tipo, nella varietà Grande Macchia al Secondo Stadio, del tipo fil-let, ovvero che mostra frammenti di lettere nella filigrana, in configurazione AD-BS, impronta al recto, in posizione ricorrente 34 per la Grande Macchia. Dopo aver osservato e studiato migliaia di francobolli, arriva questo piccolo frammento di carta che ci racconta una storia decisamente molto interessante, oggetto di un mio prossimo articolo dedicato alla Grande Macchia.
RispondiEliminaUna collezione basata su uno studio completamente nuovo, che si pone alla frontiera della ricerca e quindi mai potuta esser concepita prima da nessuno, è per forza formata da caselle che si creano in tempo reale, che non si potevano conoscere a priori. Quindi la collezione I 500 Leoni di Toscana è concettualmente nuova, si sta formando mano a mano che la ricerca procede, innovativa dal punto di vista collezionistico, così come lo studio che rappresenta.
Davvero notevole, complimenti.
EliminaTienimo aggiornato, se vuoi. Sarebbe bello poter mostrare qualcosa di questa collezione di frontiera, "concettualmente nuova".