2 SOLDI: BURRUS vs CASPARY

Il 2 soldi del Granducato di Toscana è uno dei francobolli più ricercati, tra i collezionisti del settore. Non è un francobollo raro, se per raro intendiamo oggettivamente difficile da reperire, anche se la sua validità postale oltrepassò di poco l'anno. Qualunque commerciante ne ha almeno un paio in stock e lo si vede in qualunque asta di livello decente. E' però un francobollo difficile da trovare in uno stato qualitativo accettabile. La stragrande maggioranza degli esemplari presenta piccoli o grandi problemi, se non difetti manifesti. Vi mostro un esemplare che nel mio giudizio è il migliore noto (un titolo in realtà contesogli dal 2 soldi di Giulio Bolaffi, posto in vendita in un'asta del 1999).


Le coppie del 2 soldi iniziano a essere rare, nel senso proprio del termine, anche se paradossalmente il 2 soldi serviva più spesso proprio in coppia (la coppia del 2 soldi unita all'esemplare da 1 soldo era la combinazione più naturale per formare un'affrancatura base di 3 crazie, in assenza del francobollo da 1 crazia ancora in là da venire). Vi mostro di seguito una delle migliori coppie note.


Con i multipli superiori alla coppia entriamo a pieno titolo nel campo delle rarità. Una casistica ben nota ai collezionisti è la striscia di cinque, per un controvalore di 10 soldi, equivalente a 6 crazie, una tariffa standard coperta già con la prima tiratura dei Marzocchi, attraverso l'emissione di uno specifico francobollo. Vi mostro una bellissima striscia di cinque, passata all'asta Bolaffi dell'8-9 marzo 2018 e già presente nel catalogo numero 10 di Renato Mondolfo del 1968.


Ho in archivio altre due immagini della striscia di cinque, che ho il piacere di esibire.



Dal campo della rarità muoviamo direttamente all'olimpo delle grandi rarità, se la striscia di cinque la collochiamo su lettera. Vi presento un pezzo mitico del Granducato di Toscana, traendo l'immagine dal catalogo d'asta degli Antichi Stati di Maurice Burrus, una vendita all'incanto della Robson Lowe tenuta a Londra nei primi due giorni del dicembre 1968.
Questa è la descrizione della lettera fornita dalla casa d'asta.


Per una volta l'enfasi non è eccessiva, anzi è indispensabile, per render giustizia a un pezzo straordinario, già ospite dell'album di Alfred Caspary, prima di transitare in quello di Maurice Burrus, come il banditore ricorda in chiusura.

Non resta allora che vedere come questo gioiello del Granducato di Toscana era descritto nella "Sale 7, Old Italian States - Part One".


"Minor fold". Ve lo traduco o fate da soli?

Abbiamo girovagato abbastanza per gli Antichi Stati, signori. E' il momento di una prima sintesi.

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