TOSCANA - 2 soldi + 2 soldi + 1 soldo = 3 crazie
Maledetti toscani!
Sembra le abbiano studiate tutte per complicare la collezione dei propri francobolli, a iniziare dalla monetazione: la lira toscana corrispondeva a 12 crazie, o se preferite a 20 soldi, o ancora a 60 quattrini, per cui 1 soldo equivaleva a 3 quattrini, e 60 crazie valevano 5 lire.
E ora ditemi: quanti soldi servivano per fare 1 crazia?
Vi gira la testa? Vi capisco. Mettiamo un po' d'ordine.
Se guardiamo alla catalogazione del Sassone, troviamo in sequenza i valori da 1 quattrino, 1 soldo, 2 soldi e 1 crazia.
Verrebbe quindi da pensare che 1 crazia valesse più di 2 soldi - perché di regola gli esemplari sono elencati in ordine crescente rispetto al facciale - ma la congettura sarebbe errata.
Il francobollo da 1 crazia è catalogato dopo il 2 soldi per convenzione e consuetudine - si è preferito tenere vicini gli esemplari denominati nella stessa moneta, anziché ordinarli in base al loro valore - e l'equivalenza corretta è la seguente:
2 soldi = 1,2 crazie
La storia non sembra granché interessante, se raccontata nei termini di un'equivalenza matematica, ma basta poco a renderla filatelicamente avvincente.
Se 2 soldi equivalevano a 1,2 crazie, allora 4 soldi corrispondevano a 2,4 crazie, e 1 soldo a 0,6 crazie, perciò:
5 soldi = 4 soldi + 1 soldo = 2,4 crazie + 0,6 crazie = 3 crazie
E cos'erano 3 crazie?
Dapprima rappresentavano il costo del trasporto al confine toscano di una lettera diretta all'estero, di primo porto (entro 6 "denari" di peso); e successivamente - quando scattò l'obbligo di affrancatura anche per la corrispondenza dentro il Granducato - la tariffa per il secondo porto interno (da 6 a 12 "denari").
Ma l'emissione granducale dell'aprile del 1851 contava soltanto cinque valori - 1 soldo, 2 soldi, 2, 4 e 6 crazie - per cui la tariffa da 3 crazie poteva assolversi solo combinando i valori disponibili, e il modo più economico - in termini di numero di pezzi - era l'uso congiunto di due esemplari da 2 soldi e di uno da 1 soldo.
Da lì a poco - nel mese di luglio - sarebbe entrato in circolo il francobollo da 1 crazia, che avrebbe reso più comoda la combinazione col 2 crazie, già disponibile, per formare la tariffa da 3 crazie. Ci si rese anche conto che il 2 soldi isolato aveva un uso davvero limitato, e quindi, non essendo più strettamente necessario neanche per l'ordinaria tariffa da 3 crazie, se ne stabilì il fuori corso sul finire nell'ottobre del 1852.
Non fu più così realizzabile la suggestiva affrancatura da 3 crazie attraverso esemplari denominati esclusivamente in soldi.
Affrancatura da 3 crazie su frammento,
con francobolli denominati in soldi.
Ex Collezione "Pedemonte".
Il Catalogo Sassone censisce 49 lettere integre affrancate con due esemplari da 2 soldi (in coppia o no) e un esemplare da 1 soldo, a cui se ne aggiungono altre 5 che mostravano in origine la stessa combinazione, ma da cui furono rimossi dei francobolli (verosimilmente perché difettosi); esiste inoltre - ed è unica - un'affrancatura da 5 soldi realizzata con tre valori da 1 soldo e uno da 2 soldi.
Questo è il censimento delle 50 affrancature integre da 5 soldi, per tipologia di combinazione, località di partenza e numero di pezzi conosciuti.
Presento - in ordine cronologico, nella misura consentita dalla decifrazione degli annulli - 24 delle 50 lettere.
Mi scuso per il formato leggermente diverso delle riproduzioni, ma la varietà di fonti a cui ho attinto non ha consentito di uniformare le dimensioni.
Ringrazio sin d'ora chi vorrà contribuire ad arricchire il censimento con nuove immagini.
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