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Visualizzazione dei post da giugno, 2019

SVOLAZZI - Quello svolazzo su Ferdinando

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Gli  annulli "a svolazzo" sono conosciuti su tutti i francobolli del Regno di Napoli (e anche sui due Provvisori da ½ tornese,  Trinacria  e  Crocetta , e sui valori dell' emissione delle Province Napoletane a eccezione del 50 grana). Ma gli   "svolazzi"  compaiono pure laddove non ci si aspetterebbe di trovarli, in tempi e luoghi sfasati rispetto alla loro fisiologica durata di vita (dall' 11 agosto 1860 al luglio del 1861).  "Un uso anomalo si verificò a Tagliacozzo il 15 settembre del 1861 quando il raro secondo tipo n. 37 di quella località fu apposto in arrivo sulla fascetta del giornale 'L'Omnibus', partito da Napoli regolarmente affrancato con un mezzo tornese annullato a Napoli il 12 settembre 1861" (Alberto Diena) "La distribuzione dei bolli a svolazzo iniziò nell'agosto del 1860 [...] A causa forse delle condizioni politiche di quel momento, la distribuzione non avvenne regolarmente;

SVOLAZZI - Fu vero "primo giorno"?

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" La distribuzione dei bolli a svolazzo iniziò nell'agosto 1860; la prima data d'uso certa finora a me nota è l'11 agosto ". Parola di Alberto Diena. Chieti, 11 agosto 1860. Lucera, 11 agosto 1860 . Foggia, 11 agosto 1860. Popoli, 11 agosto 1860. La filatelia, si sa, vive di ritrovamenti . La filatelia raccoglie i suoi dati dalla realtà, e tutto quel che viene dalla realtà, dalla realtà può essere smentito. Noi - a esprimerci con rigore - non sappiamo dire cosa sia  vero in filatelia; possiamo solo dire cos'è provvisoriamente vero , cos'è che possiamo assumere vero sin quando una nuova informazione, o un nuovo ritrovamento, non dimostreranno che è falso.   L'ultima data nota dei  francobolli di Napoli è slittata prima dal 12 novembre 1861 al 31 dicembre 1861, poi al 18 gennaio 1862, poi l'8 febbraio 1862 sino all'odierno 7 febbraio 1863 ... in attesa di smentita.   Emilio Diena

SVOLAZZI - L'arte degli svolazzi

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Gli  "svolazzi" di Napoli  appartengono alla classe degli annulli muti , annulli che non parlano , che non dicono nulla o che non dicono tutto, almeno non in modo esplicito, sulla località e sul giorno in cui furono usati per marcare i francobolli. Anche  l'annullato "in cartella" è muto, e numerosi altri esempi li troviamo in tutti gli Antichi Stati Italiani: "rombi", nel Ducato di Modena , nel Regno di Sardegna, nel Granducato di Toscana e nello Stato Pontificio ; "griglie" e "losanghe", nel Ducato di Parma e nello Stato Pontificio ; "sbarre", ancora nel Ducato di Modena e nel Granducato di Toscana;  "ferro di cavallo" in Sicilia, "nodo di Savoia" nel Regno di Sardegna, "sole stilizzato" nel Regno del Lombardo Veneto. Gli  "svolazzi" di Napoli mantengono però un tratto privilegiato: per il motivo che ne è all'origine, per la storia che vi è intorno, per la loro co

SVOLAZZI

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                                                                       Il classico timbro postale del Regno di Napoli è il cosiddetto  annullato "in cartella" (la parola "ANNULLATO", tutta a lettere maiuscole, era collocata dentro un rettangolo, la cartella) e la sua apposizione sul francobollo (da realizzare lasciando libero il tassello del valore) ne certificava l'uso e ne avrebbe dovuto impedire il reimpiego. Real Decreto N. 4210 (Decreto di emissione dei francobolli del Regno di Napoli). Real Decreto N. 4454 (Regolamento Postale), Titolo primo, Capitolo secondo . Il timbro non era forse tra i più felici sul piano istituzionale - la parola "ANNULLATO", su oggetti di emanazione sovrana, poteva suonare come una propaganda anti-borbonica - ma tecnicamente sembrava compiere bene il suo dovere: marcava pesantemente il francobollo (creava un esiziale contrasto cromatico tra un ammasso di nero e un del