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Visualizzazione dei post da marzo, 2020

TUTTO TORNO' COME PRIMA, MA NULLA FU PIU' UGUALE A PRIMA

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CONGRESSO DI VIENNA   1 novembre 1814 - 9 giugno 1815  "Vi sono nella storia fatti e personaggi, a dir corna dei quali non si sbaglia mai, perché si è certi d'avere dalla parte vostra il consenso di quella maggioranza di gente, per cui accettare un giudizio bell'e fatto e ripeterlo e adagiarvisi sopra è, se non altro, un gran risparmio di tempo, di fatica, e di seccatura; e a tale categoria di fatti e di personaggi appartengono il Congresso di Vienna tra l'anno 1814 e 1815  e gli uomini di Stato, che vi primeggiarono". ( Ernesto Masi ) Giugno 1815. Napoleone è ai titoli di coda. Due volte nella polvere, due volte sull'altare , un'altalena che distilla la storia di un personaggio amato e odiato in modo trasversale, celebrato come un eroe per gli stessi motivi che lo rendono detestato come un criminale, ai suoi tempi e da suoi tempi sino a oggi. Rivoluzionario, giacobino, a un passo dalla ghigliottina, ma poi Imperatore di Francia con un c

SEMIOFORI

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"Alle Sacri Mani di Sua Maestà". Tre sorelle, rimaste orfane di padre, perdono di lì a poco anche lo zio. Rimangono soltanto i debiti, montagne di debiti, di cui nessuno sollecitava il rimborso finché gli uomini erano in vita, ma che ora devono essere saldati, e pure con solerzia. Le tre donne sono spaesate, confuse, disorientate. Vorrebbero pagare, ma non possono, non almeno nei tempi pretesi dai creditori. "Siamo disposte a toglierci il pane dalle mani" - scrivono nella loro supplica a Re Ferdinando - se solo i creditori fossero disposti a pazientare, se solo non pretendessero tutto e subito. Si rivolgono al Re, le tre donne, quel Re il cui il cui popolo "non ha bisogno di pensare", perché "io m'incarico di aver cura del suo benessere e della sua dignità"; si rivolgono a Re Ferdinando II di Borbone , al Re delle Due Sicilie , con la certezza di trovare un'intercessione autorevole e persuasiva, u

VERSO L'UNITA' DI ITALIA (IN FILATELIA) - Stato Pontificio

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La più alta affrancatura di tutti gli Antichi Stati Italiani: 5,20 scudi pontifici equivalenti a 27,95 lire. (lettera ritrovata in Gran Bretagna nel 1953).

VERSO L'UNITA' DI ITALIA (IN FILATELIA) - L'Esercito dei Quartisti

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( Catalogo Sassone ) La IV emissione del Regno di Sardegna partì nel 1855 e tirò avanti per otto anni. Ovviamente, su un orizzonte temporale così esteso, le varie tirature finirono per mostrare varie sfumature di colore, più o meno percettibili alla normale osservazione. Scrive il Catalogo Sassone : " Si può ritenere che ad ogni tiratura corrisponda una gradazione di colore ed il passaggio da un punto di colore all'altro è di massima così graduale che si ha l'impressione che sia stato, di volta in volta, imitato il colore precedente, col risultato di trovarsi, dopo un certo periodo di tempo, a stampare in un colore completamente diverso da quello iniziale ".   Questa affermazione è - per me - la più spudorata delle confessioni: le sfumature di colore della IV di Sardegna sono un mero fenomeno commerciale, un business allo stato puro, privo di qualsivoglia contenuto "culturale" (qualsiasi cosa voglia dire "culturale"), un escamotage dell'in

VERSO L'UNITA' DI ITALIA (IN FILATELIA) - Regno di Sardegna

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Regno di Sardegna, 1851. I emissione: 5 e 40 centesimi. Regno di Sardegna, 1853. II emissione: 5, 20 e 40 centesimi (la serie completa). Regno di Sardegna, 1854. III emissione: 5 centesimi. Regno di Sardegna. IV emissione: 20 e 40 centesimi. Province Napoletane, 1861. 20 grana.