Nessuno immagina oggi un viaggio in un paese straniero, senza saper parlare almeno la lingua inglese. Come fare altrimenti a comunicare con le persone del luogo, a capirle e farsi capire? Il viaggio per la Sicilia - ahinoi - è più complesso: non pretende - e rende inutili - le conoscenze linguistiche oggigiorno più diffuse, e ne impone altre che sembrano invece desuete. L'inglese non vi serve, in Sicilia ; ma non vi serve neppure l'italiano. La Sicilia è appartenuta a tanti, ma non è mai diventata di nessuno. La quantità e la varietà dei suoi conquistatori ha ostacolato l'affermazione esplicita di una identità nazionale, ma l'ha anche dotata di un caleidoscopico patrimonio di esperienze che ne ha reso impossibile l'integrazione in realtà più vaste. Ma la Sicilia , volendo, avrebbe tutti i requisiti per proclamarsi indipendente, per avocare la sovranità propria di una nazione, a cominciare dalla sua estensione territoriale, la più grande isola del Mediterra
"Alle Sacri Mani di Sua Maestà". Tre sorelle, rimaste orfane di padre, perdono di lì a poco anche lo zio. Rimangono soltanto i debiti, montagne di debiti, di cui nessuno sollecitava il rimborso finché gli uomini erano in vita, ma che ora devono essere saldati, e pure con solerzia. Le tre donne sono spaesate, confuse, disorientate. Vorrebbero pagare, ma non possono, non almeno nei tempi pretesi dai creditori. "Siamo disposte a toglierci il pane dalle mani" - scrivono nella loro supplica a Re Ferdinando - se solo i creditori fossero disposti a pazientare, se solo non pretendessero tutto e subito. Si rivolgono al Re, le tre donne, quel Re il cui il cui popolo "non ha bisogno di pensare", perché "io m'incarico di aver cura del suo benessere e della sua dignità"; si rivolgono a Re Ferdinando II di Borbone , al Re delle Due Sicilie , con la certezza di trovare un'intercessione autorevole e persuasiva, u
"Enclave" è una parola d'origine latina ( inclavare, chiudere con una chiave) poi ripresa dalla lingua francese col termine "enclaver", (per indicare un luogo interamente racchiuso nei confini di una proprietà di terzi) e infine entrata nel gergo della diplomazia e della geografia politica, per definire uno spazio assoggettato al potere di uno Stato, pur interamente circondato dai territori di una diversa entità sovrana. Che buffa l'enclave! Uno Stato dentro un altro Stato, uno Stato circondato da un altro Stato, uno Stato di minima estensione avvolto in uno Stato molto più grande, che trasmette la sensazione di un assedio perenne, già solo osservando la carta geografica. Ogni enclave, non a caso, fa storia a sé, ogni enclave ha una sua storia, unica e irripetibile. Il Congresso di Vienna aveva restituito Benevento e Pontecorvo allo Stato Pontificio , aveva ripristinato due storiche enclavi della Chiesa nel territorio del Regno di Napo
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