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Visualizzazione dei post da maggio, 2022

COLLEZIONE "AL DI QUA DEL FARO" - Luigi Carlo Farini, il Luogotenente del Re

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COLLEZIONE "AL DI QUA DEL FARO" "Napoli è tutto; la provincia non ha popoli, ma mandrie: qualche barone o di titolo o di gleba la mena. Nella capitale son dodici mila paglietta,  cioè avvocati, rabule, torcileggi, storpiacodici,  lingue da tanaglia, coscienze da galeotto. Costoro son quelli che fanno tutto in piazza, nel foro, nella borsa, né ridotti, né teatri. Or con questa materia che cosa vuoi costruire?" (Luigi Carlo Farini) Il 26 ottobre 1860 Garibaldi incontra Vittorio Emanuele II a Teano, nei pressi di Caserta. " Saluto il primo Re d'Italia! ", " Saluto il mio migliore amico! ” sarebbe stato lo scambio di saluti tra i due.   Il Generale rimette al Re tutti i poteri, dopo essersi visto negare la possibilità di rimanere a Napoli, per sovrintenderne all'amministrazione del decaduto Regno delle Due Sicilie , a seguito del plebiscito del 21 ottobre .   Il 6 novembre Luigi Carlo Farini - che si vantava di non aver mai stretto la

COLLEZIONE "AL DI QUA DEL FARO" - Finché Venezia salva non sia [*]

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COLLEZIONE "AL DI QUA DEL FARO"   Il 7 settembre 1860  Don Liborio Romano è alla stazione di Napoli, ad attendere Garibaldi .   Gruppi di popolani  si sono ammassati per le strade sin dalle dieci del mattino, con bandiere d'ogni grandezza, mazze e stendardi, grandi coccarde e picche. Il conte Giuseppe Ricciardi, in piedi, dentro una carrozza, sventola un tricolore. " A mezzogiorno arriva il dittatore, tutti alla stazione ".   All'arrivo del treno c'è così tanta confusione che Enrico Cosenz , eroico difensore di Venezia, al quale Garibaldi ha ordinato di cavalcare accanto a lui, ne viene separato senza più avere possibilità di rivederlo, se non a sera.   Il Generale attraversa Napoli in carrozza, a passo lento, per la difficoltà ad aprirsi una via tra la folla. Accanto a lui c'è Demetrio Salazaro, che sventola un bandierone col cavallo sfrenato di Napoli da una parte, e il leone di San Marco di Venezia dall'altra. Garibaldi la bacia. " Pre

COLLEZIONE "AL DI QUA DEL FARO" - Una preghiera al Dittatore Garibaldi

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COLLEZIONE "AL DI QUA DEL FARO" " La libera comunicazione del pensiero e delle opinioni è uno dei diritti più preziosi dell'uomo: ogni cittadino può dunque parlare, scrivere, stampare liberamente, salvo rispondere dell'abuso di questa libertà nei casi determinati dalla legge ".   L'articolo XI della "Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino", del 1789, segna il culmine di un processo e l'inizio di una nuova fase.   In Francia, nei "caffè" e nei "gabinetti di lettura", circolano le notizie e le idee della Rivoluzione, aumentano le pubblicazioni e l'attenzione verso le decisioni delle istituzioni.  Siamo lontani dalle pratiche dell' Ancien Régime , dai tempi in cui si censurava la trattazione dei temi politici o la divulgazione di notizie suscettibili di compromettere le relazioni diplomatiche. Soffia ora un vento di libertà, che permette di distinguere, di scegliere, di orientarsi politicamente