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Visualizzazione dei post da giugno, 2022

COLLEZIONE "AL DI QUA DEL FARO" - La faccia di Vittorio, il facciale di Ferdinando

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COLLEZIONE "AL DI QUA DEL FARO" "Diventando italiani, non abbiamo cessato d'esser napoletani" ( Francesco De Sanctis )   Dopo la conquista militare delle Due Sicilie , e la successiva annessione politica col plebiscito del 21 ottobre 1860, i nuovi territori del Regno di Vittorio Emanuele non furono subito sottoposti all'autorità diretta del Governo di Torino. La transizione di sovranità fu gestita con l'istituto della luogotenenza , sia Napoli che a Palermo.   A Napoli si insediarono Luigi Carlo Farini (6 novembre 1860), il Principe Eugenio di Carignano (7 gennaio 1861), Gustavo Ponza di San Martino (16 maggio 1861) e il Generale Enrico Cialdini (14 luglio 1861).   A Palermo si avvicendarono Massimo Cordero Lanza di Montezemolo (6 novembre 1860), il Generale Alessandro della Rovere (14 aprile 1861) e il Generale Ignazio de Genova di Pettinengo (5 settembre 1861).   La luogotenenza fu abolita il 9 ottobre 1861 a Napoli, il 17 dicembre 1861 a Palermo.  

COLLEZIONE "AL DI QUA DEL FARO" - Li dissero briganti

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COLLEZIONE "AL DI QUA DEL FARO" "Tu si' lu giurici re li miei signuri i' so' lo capo re li fuorilegge tu scrivi co' la penna e dai ruluri i' vao ppe' lu munno senza legge. Tu tieni carta, penna e calamaio ppe' castia' a sti poveri pezzienti, i' tengo povole e chiummo, quanno sparo: giustizia fazzo a chi non tene nienti" (Canto raccolto a Mercato Cilento) " L'Italia del Settentrione è fatta, non vi sono più né Lombardi, né Piemontesi, né Toscani, né Romagnoli, noi siamo tutti italiani; ma vi sono ancora i Napoletani. Oh! vi è molta corruzione nel loro paese. Non è colpa loro, povera gente: sono stati così mal governati! E quel briccone di Ferdinando! No, no, un governo così corruttore non può essere più restaurato: la Provvidenza non lo permetterà. Bisogna moralizzare il paese, educar l'infanzia e la gioventù, crear sale d'asilo, collegi militari: ma non si pensi di cambiare i Napoletani

COLLEZIONE "AL DI QUA DEL FARO" - All'ombra del Grande Tessitore

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COLLEZIONE "AL DI QUA DEL FARO"   Costantino Nigra nasce nel 1828 a Villa Castelnuovo, vicino Torino, in una famiglia dell'alta borghesia con orientamenti liberali. Studia giurisprudenza, ma allo scoppio della  Prima Guerra d'Indipendenza si arruola volontario nella Compagnia dei Bersaglieri Studenti. Torna quindi sui libri, si laurea, e nel 1851  Massimo d'Azeglio - Primo Ministro e reggente degli Esteri - gli assegna il ruolo di segretario per il disbrigo della corrispondenza diplomatica. Nel 1852 lo segnala a Cavour , nuovo Presidente del Consiglio, che continua a servirsene come addetto alla corrispondenza. Conosciutolo meglio, però, lo vuole con sé ai negoziati del Congresso di Parigi nel 1856, a conclusione della Guerra di Crimea , e poi a Plombières nel 1858, per prendere accordi con Napoleone III . Compie sei missioni segrete a Parigi, tra il 1858 e il 1859, per definire i passaggi diplomatici, militari e finanziari dell'alleanza franco-piemontese

COLLEZIONE "AL DI QUA DEL FARO" - Il Re si è arreso, viva il Re

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COLLEZIONE "AL DI QUA DEL FARO" "Sono forse io eterno e la corona mi deve stare inchiodata sul capo? Vecchia è a me la sventura. Oh, come si stava meglio a Gaeta!" ( Francesco II di Borbone , in esilio a Roma, colloquio con Pietro Calà Ulloa , estate 1863)   " Io non dissimulo che sventuratamente il nostro esercito è demoralizzato e sconfidato; ma quando il Re si porrà alla testa, esso riprenderà il coraggio e la disciplina, e si rifarà delle patite sconfitte. E se pur sarà destino il soccombere, cadremo con onore, e ci salveremo dall'onta di fuggire d'innanzi ad un pugno di uomini, i quali altra forza non hanno, che il prestigio dell'ardito loro capo ".   Il Capo del Governo Antonio Spinelli prospettava una resistenza armata a Garibaldi , nel Consiglio di Stato del 29 agosto 1860, dopo l'evaporazione dell'esercito borbonico in Calabria. Lo stesso suggerimento, con la stessa enfasi, proveniva dal Ministro di lungo corso Carrasc