1 GRANO "ISOLATO" EX ROTHSCHILD

I francobolli del Regno di Sicilia - i cosiddetti "Testoni" - sono i più belli del mondo, storicamente riconosciuti come la produzione filatelica di miglior fattura estetica. Hanno alle spalle un intrigante intreccio di personaggi, luoghi e situazioni, che rivelano tutta l'importanza del francobollo nell'assetto istituzionale di uno Stato - ben  oltre la sua funzione pratica - ma raccontano anche i sentimenti, le pulsioni, gli slanci, le remore e le paure degli esseri umani. Ne parleremo.

I francobolli del Regno di Sicilia sono i più belli del mondo, ma purtroppo anche i più piscariati, dal verbo siciliano piscariare, che non saprei come tradurre senza smarrirne l'essenza, ma di cui sono sicuro si intuisce perfettamente il significato.

Il 16 maggio 2001, a Roma, presso la sede della Italphil - storica casa d'asta, anzi la casa italiana d'aste filateliche - veniva dispersa la Collezione "Selinunte", un selezionato complesso di francobolli di Sicilia, centrato sull'esemplare da 1 grano della I tavola, di cui conserviamo testimonianza attraverso l'associato catalogo.

Vi propongo il lotto numero 16, che appariva anche in quarta di copertina, a enfatizzarne l'importanza.


L'esemplare da 1 grano di Sicilia è molto raro se isolato su lettera, anzi rarissimo - come segnalato nella descrizione - una rarità qui ampliata dai primo periodo d'uso, quel 4 gennaio 1859 distante solo tre giorni dall'1 gennaio, data di emissione, e impreziosita dall'eccellente qualità del francobollo e da uno stato di conservazione complessivo più che soddisfacente (come segnalato dal doppio asterisco, su tre disponibili, riportato nella descrizione). La base d'asta - in lire - non poteva che riflettere la pregevolezza dell'insieme.

Non dispongo né dei realizzi né dei due certificati peritali, di Enzo Diena e Giorgio Colla, che però - presumo - non diranno cose molto diverse dalla descrizione fornita dalla casa d'asta. La firma di Giorgio Colla è per esteso, quella di Enzo Diena è semi-estesa (E. Diena), un'usanza riservata ai pezzi pregiati, nella tradizione peritale. Compare, antecedente a entrambe le certificazioni, la sigla di Emilio Diena (ED) a margine del francobollo, alla sinistra di chi osserva.

Una lettera rara, di una grande collezione, intermediata dalla casa italiana d'aste filateliche, corredata dalle più autorevoli firme del presente e del passato. Certo, c'è quell'annullo "non passante" - che rimane cioè per intero sul francobollo, senza passare sulla lettera - che è una cosa parecchio fastidiosa e spesso suscita i più cattivi pensieri, ma con questo pedigree - tra collezionista, casa d'asta e periti - si può star più sicuri. O no?

Questa lettera proviene dalla collezione del Barone Alphonse Rothschild - che ha legato filatelicamente il suo nome a una delle due lettere col "3 lire" del Governo Provvisorio di Toscana, l'unica con l'esemplare isolato - e compare nel catalogo "Alphonse - Sicily and Parma" della Phillips. Questa è l'immagine - lotto numero 71, in basso alla destra di chi guarda -, in cui si vedono già la sigla di Emilio Diena e la firma di Enzo Diena (non compare ancora quella di Giorgio Colla).


Di seguito la descrizione fornita a suo tempo dalla casa d'asta. 



"Originally bore one other stamp", che tradotto alla buona significa che la lettera nasceva con due francobolli da 1 grano - per una comunissima affrancatura di 2 grana - e poi un esemplare è stato rimosso, forse perché difettoso, forse per creare una rarità fittizia, o chissà per quale altro motivo. Sicuramente, però, non siamo in presenza di un rarissimo uso isolato.

Questa lettera è tornata in asta di recente, qualche anno fa, presso un'altra casa d'asta "italiana", che la vostra intuizione non faticherà a individuare, grazie all'indizio di una localizzazione geografica virgolettata. Nulla di nuovo nemmeno a questo giro, rispetto all'errata presentazione della Italphil di anni fa. La lettera continuava a esser presentata come un oggetto raro, di pregio, per l'inconsueta affrancatura con l'esemplare isolato da 1 grano.

Non c'è tempo per commentare o sorprendersi, signori, ché il traghetto sta per ripartire. Si ritorna nei domini Al di qua del Faro, nel Regno di Napoli, per attraversare poi lo Stato Pontificio, e puntare dritti al Granducato di Toscana.

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