Intermezzo: 8 grana, il tricolore siciliano
Napoli, estate 1860. La capitale del Regno delle Due Sicilie manda in scena un carnevale fuori stagione. Tutti si mascherano, tutti partecipano a un gigantesco, spudorato, esercizio di trasformismo, tra stupore, curiosità e terrore. Erano " borbonici perfino i gatti di casa " - ricorda Settembrini - ma ora - annota de Cesare - sono " diventati tutti liberali ". Re Francesco è il primo a travestirsi - a indossare il costume del patriota, tra un riluttante realismo e una sorprendente avventatezza - e insieme al Re si travestono la bandiera del Regno, il linguaggio del Governo e lo stile della dinastia. L'Atto Sovrano del 25 giugno accoglie il tricolore nel vessillo delle Due Sicilie, ripristina la Costituzione del 1848 (" in armonia co' principi italiani e nazionali "), introduce un sistema rappresentativo e concede l'amnistia per i reati politici. Il mondo si è capovolto in un istante, il volto feroce dei Borbone è svaporato. " Il pae...