COLLEZIONE "AL DI QUA DEL FARO" - Presentazione
Dalle "Collezioni di sabbia", di Italo Calvino. Viviamo circondati - assediati - da una varietà di oggetti che saturano la nostra esistenza e attendono di essere compresi, secondo l'orientamento dei nostri interessi. Qualsiasi oggetto è suscettibile di ricevere investimenti e disinvestimenti di senso, di circondarsi di un'aura o di esserne privato, di ricoprirsi di cristalli o di ritornare un ramoscello secco, di arricchire o impoverire il nostro mondo, con l'aggiunta o la sottrazione di significati. Noi investiamo intellettualmente e sentimentalmente negli oggetti, li inquadriamo in sistemi di relazioni, li inseriamo in storie che possiamo ricostruire e che riguardano noi o altri, e li possiamo persino sovraccaricare di valore, per iper-compensare altre perdite. Nessuno di noi coincide ovviamente con gli oggetti che possiede, o ai quali è affezionato, né la sua identità dipende dalle cose (e strettamente parlando nemmeno dal corpo: seguendo Locke...