LA CHIAREZZA DELLE IDEE


I cataloghi di vendita del passato e le grandi collezioni storiche sono i due argini del collezionismo degli Antichi Stati, sono gli assi coordinati per localizzarsi e orientarsi, per non smarrirsi. I cataloghi e le collezioni delimitano il campo di gioco, separano il grano dal loglio, chiariscono cosa è collezionabile e cosa no.

Maturare e preservare questa percezione è vitale, perché il collezionista di Antichi Stati è un'animale passionale, impulsivo e incredibilmente vorace. E' un Moloc, dai gusti incerti e mutevoli, che finisce con l'ingoiare qualunque cosa abbia le apparenze della commestibilità. Il rischio di indigestione, nausea e vomito è altissimo, se non impara a disciplinarsi.

Occorre mettere un freno ai desideri impulsivi, ai sobbalzi emotivi, ai progetti infantili o demagogici, ai programmi senza speranza. Bisogna avvertire sin dal principio un interesse forte, reale e duraturo, sin dal principio possedere la massima chiarezza di idee su cosa si vuol costruire, darsi un protocollo di comportamento, avere una stella polare in una o più delle collezioni di chi ci ha preceduto. Scegli il migliore - quel che tu giudichi il migliore -, seguilo e impara.

Questa funzione disciplinante, modesta e ingrata, ma fondamentale, è assolta dai cataloghi e dalle collezioni del passato. I cataloghi e le collezioni stuzzicano, grattano, pungono, scuotono.

Giù allora con i vecchi cataloghi e con la visione di quante più collezioni possibili, molte ormai pubblicamente fruibili in rete. Passo successivo: ho tempo e voglia, piacere e interesse, e soprattutto la forza, per ricostruire qualcosa di simile a quel che vedo, conferendogli un tocco personale, una vena di originalità? No? Lasciamo perdere. Si? Proseguiamo. Qui la parola chiave è simile, nel senso geometrico del termine. Riesco a riprodurre a modo mio, su scala 1:10, 1:100, 1:1000, quell'ideale di collezione che costituisce il mio faro, il mio riferimento? No? Lasciamo perdere. Si? Proseguiamo.

Potrebbero servire dieci anni, o venti, o forse non basterà una vita intera, ma non è proprio questo il bello del collezionare? Se avessimo tutto e subito, senza difficoltà, senza sforzo, dove mai starebbe la soddisfazione?


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