ATTRAVERSANDO LO STRETTO DI MESSINA - ½ grano "primo giorno"

"Sono trascorsi oltre quarant'anni e tuttavia non si è spento il ricordo di una sera, quasi di una notte, nella quale ebbi la possibilità di aggiungere alcuni pezzi di prestigio alla mia collezione.

[...]

Una sera di inverno, verso le 23 quando ci si accingeva a concederci il meritato riposo notturno dopo una giornata di lavoro, il ripetuto imperioso squillare del citofono di casa fece sobbalzare me e mia moglie e riuscì persino a svegliare mio figlio. Perplesso per le modalità di chiamata, ma soprattutto per l'ora tarda, corsi al citofono. Non riconobbi la voce; troppo concitata, quasi strozzata. Mi tranquillizzai quando riuscii a percepire con chiarezza solamente le ultime parole: 'Apri, apri, Nino; sono Gigino ed ho bisogno di parlarti urgentemente!'. Attesi trepidante che l'ascensore lo conducesse all'ottavo piano e lo vidi apparire congestionato in viso, con atteggiamento agitato e, mi parve, preoccupato, mentre stringeva al petto una grossa busta di carta. Temetti che fosse accaduto qualche grave problema familiare, specialmente quando, con voce grave, mi disse: 'Dammi i sali! ... Ho bisogno del tuo aiuto". Così dicendo rovesciò sul tavolo, al quale ci eravamo seduti, il contenuto della busta. Sul ripiano di mogano marrone dilagò un mare di giallo: erano francobolli di Sicilia, tutti da ½ grano!

In gran parte si trattava di valori sciolti usati; diversi gli esemplari su frammento; ma ciò che attirava maggiormente l'attenzione erano due giornali entrambi correttamente affrancati ciascuno a mezzo di un esemplare del ½ grano prima tavola, secondo tariffa.

Ma che giornali!

Il loro titolo era 'IL VAPORE'; erano stati spediti a Montevago, nella Valle del Belice, ed indirizzati al 'sig. Baldassarre Tumminelli', come si poteva leggere su gran parte della fascetta ancora attaccata al fianco della loro testata. Gigino, con voce tremebonda, esclamò: 'Guarda, due giornali affrancati col mezzo grano spediti, tutti e due, nel primo giorno d'uso dei francobolli di Sicilia! Era certamente una notizia sensazionale, che coinvolse subito emotivamente anche me. Ma non sino la punto da non accorgermi di un dettaglio importante: sì, era vero, un giornale recava sulla propria fascetta, in gran parte conservata, il bollo a datario 'PALERMO*PARTENZA*1 GEN. 59'.

Si trattava proprio del primo giorno d'uso del mezzo grano di Sicilia!

Intanto Gigino, fissandomi ansiosamente negli occhi e con voce inusualmente fioca, incalzava; 'Me li hanno portati in visione questa sera ed entro domani mattina dovrò comunicare se sono disponibile ad effettuare l'acquisto in blocco ad un prezzo più contenuto che al dettaglio. Ma io, per ora, non sono in grado di affrontare l'intera spesa: sei disposto ad acquistare l'insieme in società?'.

Gli feci rilevare, con tono abbastanza deluso, che il secondo giornale, stampato il 29 dicembre era stato spedito, sempre da Palermo, il  4 gennaio 1859 e che il bollo era stato da lui ritenuto, erroneamente, riferentesi all'1; le due cifre, in realtà, si assomigliavano.

Gigino, dopo un momento di perplessità e sollevando dal tavolo il giornale più pregiato e stringendolo al petto, aggiunse: 'Fatta eccezione per questo, se accetti, puoi scegliere per primo tutto ciò che ti aggrada ed il resto lo tratterrò io'.

Presi subito atto di non poter sperare di acquisire il superbo giornale affidato alle Poste borboniche nel primo giorno di emissione dei francobolli di Re Ferdinando, accettai la proposta, fissammo un prezzo per quanto avevo prelevato e staccai subito un assegno; vidi che Gigino si era rasserenato ed ostentava un'espressione di gioiosa soddisfazione.

[...]

Questa è la vera storia del celebratissimo ½ grano 'primo giorno' ... della serie dei francobolli più belli del mondo, come io li considero
".

(Nino Aquila, "E, a notte, bussò il Principe...", introduzione al Catalogo Bolaffi "La Collezione Aquila", Asta Ambassador del 27 maggio 2011).

Il ½ grano "primo giorno" del racconto di Nino Aquila.
Affrancatura da ½ grano (I tavola, carta di Napoli) per giornale di un foglio,
inoltrato da Palermo (cerchio piccolo) a Montevago (Sambuca), sabato 1 gennaio 1859.
Unico giornale spedito nel giorno di emissione dei francobolli siciliani.
(il giornale non fu mai letto dal Signor Tumminelli, vista l'integrità della fascetta).

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