SCILLA E CARIDDI - Un passo alla volta

La retorica del collezionismo indulge spesso su un paragone sessuale: i francobolli possono essere una passione erotica, dice Alberto Bolaffi.  Conduci questa accattivante lettura del collezionismo sino alle sue conseguenze ultime, immagina i francobolli degli Antichi Stati come donne da possedere: ne puoi avere una alla volta, due se sei Casanova, tre se ti chiami Rocco Siffredi, ma nessuno può andare oltre.

I francobolli degli Antichi Stati si comprano uno a uno. Stai lontano dalle offerte di acquisto "in blocco", per quanto all'apparenza possano sembrarti convenienti. Non lo sono mai, tranquillo. Ragiona sempre francobollo per francobollo. I francobolli degli Antichi Stati non sono un genere alimentare da pizzicagnolo.

- Buonasera Giampiero, mi dai un etto di cotto?
- Dotto', è 'n etto e mezzo! Che faccio? Lascio?
- Lascia Giampiero, lascia, che il tuo prosciutto è zucchero!

Non funziona così. I francobolli degli Antichi Stati non si comprano "un tot al chilo", e tanto meglio se al commerciante scappa la mano. I francobolli degli Antichi Stati si acquistano uno a uno, valutando attentamente l'esemplare in sé e il suo ruolo nella collezione in cui va a inserirsi. Come a scacchi, i pezzi si muovono uno alla volta, avendo in testa una strategia e una tattica di gioco.

La linea d'argomentazione - ne sono consapevole - conduce a una conclusione non proprio gradevole: il collezionismo degli Antichi Stati è lento, procede con esasperante gradualità, con pochi acquisti mirati e diradati nel tempo, molto ragionati, e in definitiva stancanti. Non è una buona notizia per i commercianti - e di questo ce ne importa il giusto - ma rischia di non esserlo neppure per i collezionisti, per loro natura sospinti da irresistibili impulsi all'acquisto.

Il collezionismo degli Antichi Stati - non dimenticarlo - è una pentola d'acqua fredda sopra un fornello a fuoco lento, non una pentola d'acqua bollente su un fornello spento.

"Scilla e Cariddi", Tavola 3, lotto 12.