LETTERA APERTA AI LETTORI DEL BLOG



Questo Blog è nato nel giugno del 2018, a seguito della chiusura dello spazio pubblico "Francobolli Forum"; ha totalizzato sinora oltre 18.000 visite, senza nessuna pubblicità né a fortiori attività di spamming; attualmente viaggia intorno alle 1.400 visite mensili; i contatti provengono in gran parte dall'Italia (75%), ma c'è anche uno zoccolo duro di aficionados spagnoli (6%), argentini (4%), ucraini (2%), tedeschi (2%) e statunitensi (2%).

Questo discreto successo è dovuto all'organicità della presentazione e alla chiarezza espositiva. Ogni argomento è strutturato su più interventi, compattati in un unico blocco, preannunciato da un post d'apertura per far acclimatare il lettore e fornirgli la scaletta dei singoli interventi. Ogni argomento è trattato al meglio delle mie conoscenze (non solo filateliche) e capacità di scrittura.

I (miei) commenti aggiungono informazioni utili che sarebbe stato difficile collocare all'interno dei post, senza alterarne la "consecutio". I commenti (dei lettori) dovrebbero rispettare lo stesso standard. Il commento - mio o di altri - è utile se 1) è pertinente all'oggetto del post, e 2) contribuisce ad accrescere le conoscenze sull'argomento.

Non è perciò coerente con lo spirito del Blog - a esempio - insistere sulle caratteristiche qualitative di un singolo francobollo, mostrato peraltro solo a titolo esemplificativo, in un post che parla di filatelia antiquariale.

Non è coerente con lo spirito del Blog - a esempio - limitarsi ad affermare che esistono altri 3 lire di Toscana "antiquariali", senza fornire i riferimenti necessari a identificarli (collezioni di provenienza, aste in cui è stato battuto, mercanti che lo hanno trattato).

Non sono commenti coerenti con lo spirito del Blog perché - se mi metto nei panni di un lettore spagnolo, tedesco o ucraino - non riesco né a contestualizzarli né ad estrarne quell'informazione che desidererei.

Questi, come altri, sono commenti inopportuni, e pertanto ho realizzato un'opera di bonifica di tutti i commenti pubblicati, sicuro che nessuno sarà così stupido da vedere una censura - che parolone! - in questo mio semplice intervento d'igiene.

Forum e gruppi Facebook - purtroppo - ci hanno abituato a commentare per il puro piacere di partecipare alla discussione, senza badare troppo alla pertinenza del proprio intervento e al suo effettivo valore aggiunto (per non parlare poi dei modi scomposti con cui spesso si entra nel dibattito).

Il Blog però non è né Forum né un gruppo Facebook, non è cioè una libera piazza, che auspica e sollecita la massima partecipazione possibile (spesso con un secondo fine di natura commerciale). Assomiglia piuttosto a un libro, con una sua trama, oppure a un giornale, con una sua linea editoriale, che deve essere chiaramente percepita da un ipotetico lettore spagnolo, argentino, ucraino o tedesco, lontano dall'Italia, con un beneficio per gli stessi lettori italiani.

L'analogia con il giornale è la più calzante. Ogni testata giornalistica ha i suoi giornalisti (che scrivono) e i suoi lettori (che leggono). Il giornale dedica spesso un'intera pagina alla "posta dei lettori", e alcuni offrono anche la possibilità di inviare brevi contributi, accolti in specifiche rubriche. Ma i giornalisti restano giornalisti e i lettori rimangono lettori. In nessun giornale, a mia conoscenza, un lettore può pubblicare un suo articolo di politica, di sport, di costume, di spettacolo, o pretendere di interagire col giornalista per suggerirgli cosa e come scrivere.

Il Blog non è una cerchia di appassionati di un argomento, in cui il Blogger è solo un primus inter pares. Il Blogger è colui che tiene la penna in mano, che detta l'agenda e fissa tempi, modi e contenuti degli interventi, di cui mantiene l'esclusiva. I commenti dei lettori sono graditi se emendano errori o inesattezze, se aggiungono valore all'argomentazione, se offrono spunti di interesse, se propongono chiavi di lettura, se, insomma, si inseriscono e rispettano il canovaccio stabilito dal Blogger.

Nessuno può vantare un indiscriminato "diritto a commentare". Nessuno può pensare di trasformare l'area dei commenti in un forum di discussione, utilizzarla surrettiziamente come un blog-ombra, farne uno spazio parallelo in cui promuovere le sue idee, esibire le proprie conoscenze, regolare questioni private, disinteressandosi beatamente dell'imprinting che il Blogger ha inteso dare al post.

Le società commerciali funzionano - raccomanda la saggezza popolare - purché il numero di soci sia dispari e inferiore a tre. Lo stesso vale per il mio Blog, che non sente la necessità di avvalersi di compartecipazioni, di realizzare partnership o joint venture, fosse pure con collezionisti più preparati di me. Tanto più che ostentare una presunta superiorità culturale attraverso una manifesta aggressività verbale è uno di quei cortocircuiti dell'inconsapevolezza contro i quali non c'è contromisura, e per il quale nessuna collaborazione sarà mai possibile. 


Il Blog presenterà a breve un progetto mastodontico: l'unità di Italia, raccontata (anche) attraverso i francobolli degli Antichi Stati.

L'idea non è nuova. Ci sono già parecchie opere in tema, alcune davvero pregevoli, con una valenza istituzionale (una per tutte: "Quel Magnifico Biennio 1859-1861", di Bruno Crevato-Selvaggi). Aggiungere ancora qualche pagina web sarebbe solo presunzione, se ritenessi di poter fare qualcosa di meglio, e sarebbe inutile, se mi accontentassi di fare qualcosa di ordinario. Ma la finalità è un'altra.

Il Blog crede nella possibilità di far parlare gli oggetti, di raccontare una storia attraverso gli oggetti. Il Blog ha fede nei semiofori, negli oggetti portatori di significati, da strappare non solo al loro uso comune, ma da togliere pure dalla naftalina del puro collezionismo, per farne uno strumento di formazione, di divulgazione, di propaganda culturale. Il Blog estrarrà una scheggia di realtà dal conteso storico della comunicazione - francobolli, lettere, giornali, timbri - e la piegherà a un'intenzione narrativa, con l'idea di stimolare la fantasia dei collezionisti, di offrirgli una lettura alternativa, originale, della loro antica passione, e con l'ulteriore ambizione di dilatare l'uditorio, di coinvolgere un pubblico vario, eterogeneo, lontano dal mondo del collezionismo ma sensibile alla Storia, per fargli scoprire la magia degli oggetti filatelici, il loro potere nel riproporre il gusto delle grandi narrazioni.

I semiofori apriranno il nostro racconto, ne saranno il leitmotiv, e infine lo chiuderanno, con la Collezione "Al di Qua del Faro" del Signor Fabiani, che sarà un onore poter presentare in esclusiva.

Il Blogger accetterà solo due tipi di commenti: 1) sugli eventi storici dell'unità di Italia, e 2) sulla storia postale.

I commenti sulla qualità filatelica saranno contrassegnati come spam, e automaticamente cestinati, così come i complimenti (perché so già di essere bravo) e gli insulti (perché non ho piacere a ricevere offese).

Tutti i commenti - sottinteso: sugli eventi del processo d'unità nazionale e sulla storia postale - dovranno essere corredati dall'indicazione di almeno una fonte bibliografica, in ossequio a un requisito metodologico elementare, imposto dalla storiografia, che si riassume nella domanda: e tu come fai a saperlo?


(Roberto Burioni, "La Congiura dei Somari")

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