TOSCANA - Dieci domande...

 
Date le vostre risposte così come vi vengono - in base a ciò che ricordate, senza consultare libri, riviste o cataloghi - ché la cultura è proprio questo: ciò che rimane, quando tutto ciò che si è studiato è stato dimenticato.
 
Poi ci penserò io - che non sono bravo come voi - a fornire le risposte "da manuale".

Commenti

  1. 1. Si, è possibile, ma solo per quelli stampati su carta con filigrana del primo tipo, ovvero a corone. Il pattern della filigrana lasciava alcune aree scoperte di dimensioni tali da ospitare per intero un francobollo, che grazie ad un preciso posizionamento della carta rispetto alla matrice di stampa, poteva essere stampato in una zona della carta priva di filigrana.
    2. Credo dodici, ma non ne sono sicuro, queste conversioni faticano ad entrarmi in testa, forse perché non sono tanto interessato alle tariffe
    3. Non ricordo le date, credo non arrivò al 1853, rimase valido per poco più di un anno mi sembra
    4. 240
    5. Non credo se ne conoscano ed il motivo risiede nel fatto che il foglio da 240 francobolli veniva tagliato in tre blocchi da 80 esemplari ciascuno disposti in cinque righe di sedici colonne, che venivano distribuiti agli uffici postali. Per cui è altamente improbabile che esistano strisce verticali di più di cinque esemplari
    6. Direi di si visto che si trovano affrancature miste Governo della Toscana / Stati sardi
    7. Si, ad esempio quelli annullati dalle poste da campo militari austriache di stanza in Toscana, circolari o lineari Feldpost
    8. Direi che valesse di più una lira italiana di una toscana
    9. Credo di no
    10. Dipende da cosa si intende per "errore"? Forse il più raro è il francobollo del Granducato di Toscana del valore da 4 crazie con il tassello del valore capovolto, che è un errore di stampa e ad oggi esemplare unico. Se per errore si intende imperfezione del cliché della vignetta, forse è la cosiddetta 'Grande macchia', "errore" tra i più conosciuti.

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