BREAKING NEWS - La "Sicilia" di Tomasini, in asta

 
 
David Feldman terrà le sue prossime aste tra il 5 il 9 dicembre: sei cataloghi che spaziano dall'Egitto, alla Francia (con le sue colonie), agli Stati Uniti e all'America Latina, alla Gran Bretagna e l'Irlanda, oltre alla tradizionale vendita generalista "All World".
 
A colpire i collezionisti dei classici italiani - tuttavia - non è la stretta attualità, ma la prospettiva più immediata, la vendita scadenzata per la primavera del 2026, pubblicizzata in ognuno dei cataloghi d'asta.  
 

 
Mario Tomasini è un nome storico della filatelia d'alto livello, ma forse non adeguatamente celebrato - documentato, conosciuto - in rapporto al suo valore e rispetto ad altri collezionisti di pari rango.

Volendone abbozzare un sommario identikit, si possono prendere le mosse dalla manifestazione "Sicilia 59", tenuta a Palermo tra il 16 e il 26 ottobre del 1959, per celebrare il centenario dei francobolli di Re Ferdinando II. Il Gran Premio Nazionale - il riconoscimento più prestigioso, per una collezione dell'area italiana - andò proprio a Mario Tomasini, e dell'evento ne abbiamo una cronaca puntuale nel numero 1 della rivista "Il Collezionista - Italia Filatelica" del 1960.

 
Proseguendo lungo la linea del tempo, troviamo l'asta "SICILE: COLLECTION D'ETUDE", tenuta il 12 febbraio 1966 dalla casa belga Willy Ballasse: 640 lotti, dai precursori alle lettere del periodo transitorio e  ai saggi, e poi la parte propriamente filatelica, con i francobolli dal ½ grano al 50 grana nelle diverse tavole, e un bell'assortimento di lettere, affrancature e timbrature.
 
 
Le pagine iniziali tratteggiano la figura del conferente, il nostro Mario Tomasini, a cui possiamo ora dare un volto.
 
 
 
La "prestigieuse partecipation à l'exposition de Rome" - a cui si accenna nella didascalia alla foto - richiama la mostra filatelica organizzata nella capitale dall'1 al 3 febbraio 1964, in occasione del 50° anniversario dell'Associazione Filatelica Italiana, di cui troviamo nuovamente notizia nella rivista "Il Collezionista - Italia Filatelica".
 
 
 
Parliamo dunque di un collezionista a tutto tondo, dagli interessi vasti, talvolta pure documentati attraverso la produzione di letteratura specialistica.
 

La passione filatelica si è trasmessa come una tara genetica, arrivando sino a Marco Tomasini - conosciuto in sede espositiva con lo pseudonimo "Borbonicus" - una figura d'eccellenza, venuta a mancare prematuramente,  ma capace di toccare le più alte vette collezionistiche già nella più giovane età.
 
Mario Tomasini con la moglie Annarita, alla manifestazione "Roma 1997".
 

 
Mario Tomasini con Nino Aquila e Giulio Perricone a "Palermo 2000".
 
 
 
Mario Tomasini al Club d'Elité de la Philatélie, a "Montecarlo 2004".

 
 
 Da "Vaccari News" del 27 dicembre 2006.
 
Dopo la "Luxus", esitata ancora da Feldman, tra il 2009 e il 2010, e dopo le collezioni dell'Ingegner Provera, disperse dalla Corinphila tra il 2019 e il 2023, un altro "pezzo da 90" della nostra Italia filatelica prediligere lo scenario svizzero per prendere il congedo definitivo dal palcoscenico collezionistico, e combinazione vuole che proprio in Svizzera - dall'allora Investphila, nell'asta del 21-22 ottobre 2005 - sia passata l'ultima volta una delle grandi lettere di Sicilia (al 6° posto tra le "maggiori rarità" del Catalogo Sassone).
 

Quel che non tutti sanno, però, è che nel 2017 l'allora Italphil - la storica "casa italiana d'aste filateliche" - sondò il mercato con un tanto piccolo quanto qualificato catalogo di pezzi della famiglia Tomasini, 44 lotti che includevano - tra gli altri - la lettera (in copertina) con l'ultima data d'uso dei francobolli siciliani (aggiudicata a 40.000) e una splendida affrancatura col 50 grana (aggiudicata a 52.500 euro).
 
 
Nessuno può dire perché il progetto nazionale non abbia poi avuto un seguito, e ora non ci resta che attendere la primavera del prossimo anno, per assistere - a distanza - a un evento destinato a segnare la storia della filatelia.

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