ATTRAVERSANDO LO STRETTO DI MESSINA - Nino Aquila

Nino Aquila, Palermo 7 luglio 1925 - 17 settembre 2013.
Medico, specializzato in radiologia, con la vocazione per la scrittura.
Studioso di Storia postale, vanta cariche nazionali e internazionali in ambito filatelico.
Nel 1978 è stato iscritto nell'Albo d'oro della Filatelia italiana;
  è stato insignito della "Crawford Medal" della Royal Philatelic Socity of London,
massimo riconoscimento mondiale per la saggistica filatelica;
membro dell'Accademia Europea della filatelia, 
del Club di Monte Carlo de l'Elite de la Philatelie, dell'Accademia italiana di Storia Postale;
ha presieduto l'Unione Filatelica Siciliana.
"I Francobolli degli Ultimi Re" è la sua opera più conosciuta, edita da Bolaffi.
La "Collezione Nino Aquila" - 373 lotti - è stata dispersa da Bolaffi, il 27 maggio 2011.
 
Lo Stretto di Messina è davvero... stretto. Dalla spiaggia di Giardini Naxos si scorge chiaramente l'intera costa calabra, nelle più terse giornate d'estate, e sono in tanti, non solo atleti, a cimentarsi con successo nella traversata a nuoto, a conferma della relativa vicinanza delle due punte.

Ma quel breve tratto di mare lo percepisci lunghissimo, se stai su un traghetto. Sarà la stanchezza del viaggio in treno, quel Roma-Catania che impiega undici ore, se tutto va bene, e anche sedici se le cose girano male. Sarà che l'ingresso del treno nel traghetto è tecnicamente simile a un atto sessuale - su e giù, avanti e dietro - ma della piacevolezza di quell'atto non ha nulla, anzi. Sarà quel che sarà, ma attraversare lo Stretto sul traghetto è cosa lunga, e a poco valgono il caffè del bar o la sosta sul ponte, per intrattenersi.

In viaggio verso la Sicilia, questa terra che tra tante meraviglie, tra limoni e tra conchiglie, custodisce anche i più bei francobolli al mondo, serve trovare qualcosa da fare e cosa c'è di meglio - per un collezionista - che ascoltare le parole di uno dei più grandi estimatori dei "Testoni", il dottor Nino Aquila.
 
 

Impossibile non concordare con Nino Aquila, anche se il suo stile collezionistico è distante dal mio.

"Molti anni or sono" - racconta il Dottor Aquila - "mi feci arrivare in visione un esemplare nuovo dell'1 grano siciliano, I tavola, II stato, rarità di prima grandezza, acquistabile in quel caso a un prezzo più che accessibile. Lo mostrai a Gaetano Russo, mio maestro di filatelia, il quale lo esaminò in ogni dettaglio, girandolo e rigirandolo, guardandolo in controluce a occhio nudo e con la lente. Poi mi disse: 'E' certamente un pezzo importante, ma lei deve ricordarsi di privilegiare sempre la scelta della qualità. Se avessi notato una sola imperfezione l'avrei invitata ad acquistarlo. Ma, a parte il fatto che la gomma non è integrale (cosa perdonabile), il francobollo è sfiorato su un lato: due difetti non si possono accettare'. Restituii l'esemplare e ancora oggi me ne pento amaramente: dopo di allora non ebbi occasione di reperirne un altro per la mia collezione".

Gaetano Russo fece bene a dare il consiglio che diede, secondo me, perché quel consiglio - lei deve ricordarsi di privilegiare sempre la scelta della qualità - è la pietra angolare della filatelia degli Antichi Stati.
 
Ma in questo lungo viaggio verso la Sicilia, questa terra che tra tante meraviglie, tra limoni e tra conchiglie, custodisce anche i più bei francobolli al mondo, non voglio certo iniziare con una nota di disaccordo con chi, di là del diverso stile, è un'istituzione della filatelia siciliana e non solo.

"... anche i consigli degli esperti vanno accettati con accortezza e valutando a fondo le proprie opinioni personali. Che - ovviamente - vanno maturando con l'esperienza".

E - di nuovo - è impossibile non concordare.

1 grano, I tavola, II stato.
Ex Collezioni "Scilla e Cariddi", "Selinunte", "Luxus", "Palermo".

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