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Visualizzazione dei post da novembre, 2018

TUTTO TORNA NELLA SCATOLA

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Tutto torna nella scatola Estratto dalla prefazione di Arturo De Sanctis Mangelli, al volume di Gaetano C. Garolfalo, "6 periti e un francobollo", Edizioni del "Bollettino Filatelico Commerciale", Libro n. 1, Roma 1934. Mio nonno era una persona meravigliosa. Mi insegnò a collezionare i francobolli degli Antichi Stati Italiani. Aveva capito che il punto del gioco è acquisire . Collezionava tutti i pezzi più importanti e pregiati e era diventato il padrone del gioco. Poi mi diceva sempre la stessa cosa, mi guardava e diceva: " un giorno imparerai a collezionare ". Un anno comprai francobolli quasi ogni mese e pensavo ai miei francobolli quasi tutto il giorno. Arrivai a capire che l'unico modo per vincere è dedicarsi quasi esclusivamente alla propria collezione. Arrivai a capire che il denaro e la persuasione sono alla base di ogni grande collezione. Alla fine di quell'anno ero diventato più bravo e spietato di mio nonno. Ero pronto a tutto, p...

IT IS WRITTEN

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"... del lungo, lungo viaggio per giungere al mattino, attraverso gli arabeschi disegnati dal destino" (Tiziano Sclavi) Il destino è l'inevitabile. Credere al destino significa credere che  è scritto . Ci sono situazioni già decise, eventi segnati, immodificabili, qualunque cosa tu possa o voglia fare, o anche solo immaginare. Non puoi opporti al destino, non puoi spingere il vento, non puoi evitare l'inevitabile. Il destino evoca entità metafisiche - angeli o demoni, inaccessibili ai nostri sensi, e pur presenti - che gli conferiscono una dimensione soprannaturale, lo trasformarlo nel Destino. Perché se  è scritto , allora  qualcuno  dovrà pur averlo scritto. Siamo  dentro  un libro, il  Gran Libro del Destino , siamo i suoi personaggi, alternativamente di favole e avventure, romanzi e tragedie, farse e sceneggiate, ma invariabilmente creati e governati dallo scrittore, sempre lo stesso, il Destino, che non vediamo, non possiamo per...

CAPIRE LA QUALITA' - Bandiera a scacchi

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"Noi non possiamo essere imparziali. Possiamo essere soltanto intellettualmente onesti: cioè renderci contro delle nostre passioni, tenerci in guardia contro di esse e mettere in guardia i nostri lettori contro i pericoli della nostra parzialità. L'imparzialità è un sogno, la probità un dovere" (Gaetano Salvemini) " Everything should be made as simple as possible, but not simpler " è un precetto metodologico generale, d'incerta origine, spesso attribuito ad Albert Einstein.   Questa prescrizione ha guidato la stesura del ciclo di post finalizzato a  capire la qualità   (nella filatelia degli Antichi Stati Italiani). L'impostazione è stata  as simple as possible , la più semplice possibile. Scrivere meno - cancellare un post o elidere una frase, togliere immagini o evitare divagazioni, sopprimere metafore e allegorie - avrebbe reso la trattazione simpler , più semplice del dovuto, quindi semplicistica e distorta. Tutti i collezionisti, ora, dispon...

CAPIRE LA QUALITA' - Sassone: maledetto, ti amerò! (parte III)

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Girano buffi e curiosi personaggi, in questo mondo filatelico. Gente di tutto rispetto, altroché, alcuni con alle spalle un passato glorioso e curriculum da ridurti al silenzio. Figure straordinarie, e pur buffe e curiose. Sono commercianti e collezionisti, di lungo corso e nuova generazione, capaci di convivere con una quantità di cortocircuiti, logici e empirici, da uccidere un toro. Voglio presentarveli, affinché possiate riconoscerli e rispondergli a tono, se mai doveste incontrarli, se proprio non riusciste a evitarli.   E' peraltro facile individuarli, perché prima o poi,  di qualunque cosa si parli,  sfodereranno lo slogan che ne costituisce il marchio di fabbrica, nel solco della migliore propaganda qualunquista:  le fantasiose quotazioni del Sassone sono responsabili della crisi della filatelia . La filatelia è in crisi? Volesse il Cielo! Ho ricominciato a collezionare nel 2012, e già non conto più i travasi di bile per le delusioni sofferte. Espor...

CAPIRE LA QUALITA' - Sassone: maledetto, ti amerò! (parte II)

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Il mercato (filatelico) è fatto di acquirenti (collezionisti) e venditori (commercianti). Il Catalogo Sassone  è un tentativo di fissare dei paletti nei rapporti di mercato (nelle compravendite tra collezionisti e commercianti) sotto precise ipotesi di lavoro . Il Sassone muove dall'assunto per cui il commerciante vende per il proprio profitto  e il collezionista acquista per il proprio piacere . Il Sassone dà una indicazione di prezzo  per conciliare due obiettivi in conflitto, per tenere in equilibrio il profitto del commerciante (che cresce all'aumentare del prezzo) e il piacere del collezionista (che diminuisce all'aumentare del prezzo). La quotazione Q  del Sassone esprime un prezzo teorico , idoneo a render profittevole l'attività del commerciante, al netto di costi, rischi e tasse, e al contempo a rendere accessibile al collezionista i francobolli, tenuto conto della loro qualità ( c %). Di dirimpetto alla teoria del Sassone c'è la pratica di mercato ,...

CAPIRE LA QUALITA' - Sassone: maledetto, ti amerò! (parte I)

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Parliamo del Catalogo Sassone - mi raccomando la pronuncia: Sassòne, con l'accento sulla o, Sassone come grosso sasso - perché non tutti i collezionisti possono avere interesse e voglia a cimentarsi nel  gioco della qualità . Molti possono trovare più veloce e sicuro - più convenzionale e ortodosso - continuare a usare le categorie logiche e gli strumenti operativi tradizionali, e nei loro riguardi siamo obbligati a discutere del Catalogo Sassone, delle sue modalità di lettura e interpretazione, per dare seguito alle nostre  prime argomentazioni   (pensate come  warm-up e qui da intendere come capitolo iniziale di una trattazione autonoma). Il Catalogo Sassone nasce nel 1941, su iniziativa del professor Luigi Sassone, noto commerciante dell'epoca. Il Sassone - al principio - è semplicemente un  listino di vendita , l'elenco dei prezzi a cui il professor Sassone vende  i suoi francobolli ai collezionisti che lo interpellano. Nel tempo - per ragioni che ...

CAPIRE LA QUALITA' - La parabola della qualità (parte II)

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L'ignoranza è la condizione strutturale dell'essere umano. Tutti siamo ignoranti, a un certo livello, pur con diversi gradi, da qualificare.   Tutti noi impariamo peraltro a convivere con le nostre ignoranze, nella misura in cui non sembrano alterare il nostro corso di vita: Cairoli è una fermata della metro di Milano; Ottawa è in Giappone; pi-greco è uguale a 3.14; peritare significa esser bravi a far qualcosa;  maturity  è tradotto in maturità. Mancanze perdonabili, se vogliamo andare con l'accetta, se l'obiettivo è arrivare vivi a domani. Ci sono situazioni, tuttavia, in cui gli armistizi con le nostre ignoranze rischiano di provocare danni superiori a una dichiarazione di guerra. Tutti parliamo correntemente di mercati, di spread , di finanze dello Stato, ma quanti di noi hanno mai solo sfogliato un libro di economia, anche solo di stampo divulgativo? Quanti di noi saprebbero dare una definizione esatta, tecnicamente precisa, di sostenibilità del debito pubbli...