L'IMPORTANZA DI UN ANNULLO ONESTO - Rombi e sbarre, giallo e nero

Alcuni annulli sono particolari. Penso alle sbarre o ai rombi, se a esempio guardiamo alla "Toscana". Questo tipo di annulli assolvevano al meglio l'originaria funzione amministrativa (marchiare il francobollo, per renderlo inutilizzabile una seconda volta) ma sono una maledizione per i filatelici di oggi, che i francobolli li collezionano. Non sembrano esserci grandi spazi di discussione, se di mezzo ci sono annulli a rombi o a sbarre.

Che fare? Evitarli per principio? No, ovviamente. Sbarre e rombi si collezionano, ma lo si fa, lo si deve fare, con grande accortezza, valutando la situazione pezzo per pezzo, con severità e consapevolezza. Sbarre e rombi sono altre due cose che devono mettervi sulla difensiva, farvi tenere alta la guardia.

Granducato di Toscana, 1851.
2 soldi scarlatto su azzurro, annullo a rombi
Ex Collezione "Marzocco".



Granducato di Toscana, 1857.
1 quattrino nero, annullo azzurro a sbarre.
Ex Collezione "Luxus".



                                            

Ho l'impressione - nello scorrere la  selezione di "Toscana" - che il collezionista sia rimasto troppo rilassato nel percorrere una curva insidiosa, che abbia addirittura accelerato dove c'era da rallentare, che abbia tenuto una condotta disinvolta in un passaggio che avrebbe invece richiesto la più vigile attenzione.

Ancora uno sforzo, per favore, per un altro concetto semplice, che richiede però un minimo di applicazione.

Il giallo - il colore del francobollo da 1 soldo - è oggettivamente un colore chiaro, perciò delicato.

Il nero - il tipico colore dell'annullo - è oggettivamente un colore scuro, perciò pesante.

L'incontro tra un colore chiaro e uno scuro crea un contrasto oggettivamente forte e potenzialmente sgradevole. E' probabile che la pesantezza del nero dell'annullo non rispetti la delicatezza del giallo del francobollo, e se poi - accidenti! - l'annullo oltre che nero è pure a sbarre, e se le sbarre sono pure impresse malamente, in più punti sbavate, allora il Marzocco si fa difficile da digerire, almeno per gli stomaci più sensibili.

Granducato di Toscana, 1851.
Esemplare da 1 soldo della selezione di "Toscana"

Altra storia se la sbarre nere fossero ben impresse su un 9 crazie, anch'esso di colore scuro, che quindi soffre meno il contrasto cromatico, lo sfuma.

Granducato di Toscana, 1851.
9 crazie, bruno violaceo su azzurro, con annullo a sbarre.

Confrontare questi due Marzocchi è un'utile divagazione, perché fa capire come nasce il pedigree di un francobollo, quali sono i suoi elementi costitutivi, il suo valore e i suoi limiti.

Il francobollo da 9 crazie appare la prima volta sui miei radar nel "Catalogo di Offerte" n. 7 di Renato Mondolfo, aprile 1966, lotto n. 1082A.




Il rinomato mercante triestino stimò opportuno dichiarare solo il prezzo di vendita (135 mila lire), in deroga  alla prassi di citare per confronto anche il valore di catalogo (di molto inferiore) come accadeva un tempo per gli esemplari "fuori norma", per i francobolli che si "staccavano" dalla massa, difficili da valutare in proporzione a una quotazione ufficiale calibrata su pezzi "nella media".

Il francobollo riappare ventisei anni dopo, all'asta Bolaffi del 27-28 novembre 1992, come lotto n. 502.



La base di partenza è 50 mila lire, contro un valore di Catalogo Sassone di 220 mila. All'ultimo colpo di martelletto, e dopo il computo delle commissioni, l'aggiudicazione si attesta a più di otto volte la base e a quasi il doppio della quotazione di catalogo.





Dopo diciassette anni, nel 2009, il francobollo viene avvistato in una vendita della Ditta Zanaria, come lotto n. 4907.


Il prezzo netto coincide con la quotazione di catalogo. Sono cambiati i tempi, il Sassone non quota più la qualità "ordinaria", ma la qualità "superiore alla media", come inevitabile conseguenza dell'eccesso di offerta di materiale scadente.

Il francobollo è corredato da un certificato di Silvano Sorani. Il perito - oltre alla canonica dichiarazione di "originalità perfezione" - valuta opportuno segnalare anche gli "ampi margini da ogni lato", nonché la "notevole freschezza".

 
Questo è il francobollo da 9 crazie, questa la sua storia, questo il suo pedigree.
 
Questo 9 crazie è eccezionale, né lusso né d'amatore, ma sicuramente un pezzo d'eccezione. E' eccezionale per margini e freschezza, e lo è anche per l'annullo, subordinatamente al fatto che siamo alle presenza delle sbarre (l'annullo è eccezionale, all'interno del mondo degli annulli a sbarre).
 
Questo giudizio tecnico trova una sponda nella scelta commerciale di Renato Mondolfo. Permettetemi di allargare la prospettiva, di mostrarvi una sezione più ampia della pagina del suo Catalogo n. 7, per farvi vedere il lotto n. 1082 assieme al nostro lotto n. 1082A.


Il 9 crazie n. 1082 è eccezionale. Presenta un annullo meravigliosamente piazzato, pulito, leggero, quel che abbiamo chiamato annullo invisibile. Mostra inoltre intere parti di tre francobolli adiacenti, col pregio di presentarle esse stesse adiacenti, trasmettendo la sensazione di un angolo di foglio. Questo francobollo, il n. 1082, sembra essere qualche metro avanti rispetto al fratello, il n. 1082, ma secondo Mondolfo, nella sua opinione commerciale, non c'è reale differenza. I due francobolli sono commercialmente equivalenti, hanno lo stesso prezzo, come a dire che in questo caso le sbarre non sono penalizzanti.

Veniamo ora al francobollo da 1 soldo. La prima intercettazione è particolarmente interessante, perché lo pone in diretta concorrenza con altri quattro esemplari. Siamo dentro gli "Old Italian States" di Alfred Caspary, e il nostro pezzo è il lotto n. 387.



Tutti i francobolli da 1 soldo sono allineati, come centometristi al nastro di partenza. Tutti partono da una stima di "60+", proprio come tutte le partite iniziano col punteggio di 0 a 0, anche Real Madrid-Pro Patria, e al fischio di inizio il n. 387 sembra proprio il Real Madrid, con quel suo "exceptional copy" nella descrizione. Quel che conta è però la fine, il punteggio a partita conclusa.



Bene, ma non benissimo, avrebbe chiosato uno dei tanti buffoni che campano di versi senza forza. Il nostro 1 soldo atterra su 140, al secondo posto, ma quale abisso rispetto al primo, al campione, il lotto n. 385, che chiude a 260. Accade nella sala d'asta quel che avviene ormai da sette anni nel campionato di calcio italiano: vince la Juve senza aver mai un'antagonista, e il secondo posto è puramente nominale, non esprime mai una reale, effettiva contesa del titolo.
 
Vi mostro un'immagine a colori di quel campione, il n. 385 della Caspary, anche se a bassa risoluzione grafica. La riprendo dal Catalogo "Seta", vendita all'asta della Corinphila del 5 dicembre 1998, lotto n. 407.



Granducato di Toscana, 1851.
1 soldo bistro su azzurro.
Ex Collezioni Caspary e "Seta".

Tenetelo ben in testa questo esemplare, perché ritornerà quando parleremo del fuoco fatuo dei grandi margini.

Che poi il soldo con le sbarre sia ricomparso da Bolaffi intorno al 2014, e da una base di 300 euro sia atterrato su un realizzo complessivo di 1.500 euro, è anch'esso un fatto che registriamo, ma che non cambia la storia, che non altera le gerarchie.

Lo specchietto a voi si inchina,
qui più bella è la Regina.
Ma fra i monti lontani, lontani,
dove stanno i sette nani,
c'è Biancaneve, fulgida stella,
ch'è di voi mille volte più bella.

E' ora di chiudere, di stilare la sintesi della nostra analisi.

Preveniamo un possibile equivoco, prima di tutto. Questi dati di fatto - che mi sono premurato di rappresentarvi - non dimostrano nulla, se alla parola "dimostrazione" vogliamo dare un significato matematico, di esattezza e incontrovertibilità. Questi dati di fatto - opportunamente qualificati - sono semplicemente obiettivi elementi di giudizio, utili per formarsi un'opinione solida e difendibile, in un campo disseminato di incertezze e congetture. Questi dati di fatto non risolvono, ma aiutano a risolvere, forniscono un sostegno alla valutazione - filatelica e economica - dei pezzi in gioco. Questi dati di fatto non ci mostrano le cose nella chiara luce del mezzogiorno, le tengono ancora nel crepuscolo delle probabilità, e tuttavia ci aiutano a vedere meglio, pongono un argine alla retorica.

Entriamo nel merito.

Il francobollo da 9 crazie del 1851 è relativamente semplice da reperire in qualità eccezionale, lusso o d'amatore. Non dico che sia facile trovare un 9 crazie eccezionale, lusso o d'amatore Dico che se ne trovano di più rispetto ad altri valori. E' più facile trovare un 9 crazie eccezionale, lusso o d'amatore rispetto a esemplari di pari qualità da 2, 4 e 6 crazie, per quanto l'affermazione sia contro-intuitiva. Ho censito moltissimi 9 crazie eccezionali, lusso o d'amatore, sicuramente molti di più rispetto ad altri pezzi. E' pertanto relativamente facile pizzicare un 9 crazie eccezionale, lusso o d'amatore, una volta circoscritto bene il perimetro di caccia, e tanto meglio se il pezzo vanta un curriculum di tutto rispetto.

Il francobollo da 1 soldo del 1851 è un pezzo duro, se lo si vuole in qualità eccezionale, lusso o d'amatore. Il laghetto degli 1 soldo di qualità eccezionale, lusso o d'amatore è scarsamente popolato e - to the best of my knowledge - localizzato in provincia di Prato. Difficile tirar su 1 soldo di qualità eccezionale, lusso o d'amatore, se si pesca in mare aperto. Ingenuo pensare di aver pizzicato 1 soldo di qualità eccezionale, lusso o d'amatore, sapendo che qualcuno ne va a caccia da molto più tempo di te: tu giri adesso con le tette al vento, io ci giravo già vent'anni fa.

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